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MEDIAZIONE CIVILE: PILASTRO DELLA SOSTENIBILITA’ SOCIALE

Quando sentiamo la parola “sostenibilità”, la nostra mente corre subito alla salvaguardia  ambientale: molte modifiche dell’ecosistema da parte dell’uomo, la continua evoluzione tecnologica, il consumismo sfrenato e l’utilizzo irresponsabile delle materie prime portano all’esaurimento delle risorse naturali e ad un pericoloso aumento dell’inquinamento ambientale.

Siamo oramai tutti consapevoli di vivere in una maniera non sostenibile, consumando le limitate risorse naturali della Terra più rapidamente di quanto essa sia in grado di rigenerare.

Siamo tutti al corrente che è necessario uno sforzo sociale collettivo per assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri

 

Le politiche di sviluppo sostenibile sono state tradizionalmente focalizzate sul tema ambientale, ma con il tempo il concetto di sostenibilità si è via via ampliato e alla sostenibilità ambientale – volta a garantire la disponibilità e la qualità delle risorse naturali- si è affiancata la sostenibilità economica – per garantire efficienza economica e reddito per le imprese- e la sostenibilità sociale  per garantire qualità della vita, sicurezza e servizi per i cittadini.

 

La sostenibilità sociale è una delle componenti fondamentali del paradigma della sostenibilità, in cui il miglioramento delle condizioni ambientali è associato alla crescita dell’economia e sociale nel suo complesso.

La sostenibilità sociale mira a garantire condizioni di benessere umano -sicurezza, salute, istruzione- equamente distribuite per classi e genere.

L’idea di sostenibilità sociale implica quindi il diritto di vivere in un contesto che possa esprimere le potenzialità di ogni individuo.

 

Come si può realizzare la sostenibilità sociale all’interno di un’organizzazione aziendale?

 

Operare sulla sostenibilità sociale di un’organizzazione vuol dire mettere in pratica delle azioni per favorire l’adozione di percorsi che valorizzino tutti gli individui che fanno parte di quell’organizzazione.

In particolare sarà necessario:

  • Adottare una Carta dei valori, che identifica e rende pubblico l’elenco dei valori ai quali l’impresa si ispira nelle sue scelte.
  • Adottare un Codice etico, che individua l’elenco dei diritti, doveri e responsabilità dell’impresa verso gli stakeholder con i quali entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività.
  • Adottare un Sistema Interno di Gestione dei Conflitti (SIGC).

 

Un Sistema Interno di Gestione dei Conflitti (SIGC) è un approccio integrato alla qualità delle relazioni interne e alla gestione dei conflitti interpersonali nelle organizzazioni le cui premesse devono far parte della cultura organizzativa e avere come riferimento la Carta dei Valori aziendale.

L’obiettivo di un SIGC è creare opportunità di auto−miglioramento nello spirito della learning organization, cioè di un ambiente di apprendimento continuo e condiviso, anche partendo da situazioni di crisi nei rapporti fra i soggetti che vi appartengono.

Adottare un Sistema di Gestione dei Conflitti significa prevenire, gestire e risolvere i conflitti che sono dannosi per le organizzazioni, contribuendo a migliorare il clima aziendale.

Il SIGC è stato ideato da Eugenio Vignali, mediatore, formatore, consulente aziendale, coach neurorelazionale ( Per maggiori info https://eugeniovignali.it/)

Nell’attuale panorama è necessaria l’adozione di strategie lungimiranti: non è più possibile limitare le nostre azioni al presente, senza preoccuparci della loro evoluzione e delle conseguenze che esse comporteranno nel futuro.

Vanno considerati piani d’azione per gestire il cambiamento, allineando le visione aziendale a questi principi dello sviluppo sostenibile:

  1. non può esistere crescita economica a lungo termine che non sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale;
  2. i processi e i servizi devono tutti contribuire ad un mondo sostenibile;
  3. mantenere una credibilità sociale, necessaria per perseguire le attività d’impresa;
  4. un dialogo aperto con tutte le parti interessate aiuta ad identificare problemi ed opportunità.

 

La necessità diventa pensare oggi al modo di affrontare i problemi di domani, porre come fine ultimo delle nostre scelte e azioni la sostenibilità per lasciare intatte alle generazioni future le nostre opportunità, non può che condurci al sostenere l’utilizzo di strumenti efficaci di risoluzione dei conflitti come la mediazione civile commerciale.

 

La mediazione affiancata a un sistema aziendale interno di gestione dei conflitti è la scelta di sostenibilità sociale che tutte le organizzazioni pubbliche o private dovrebbero adottare.

Vuoi scoprire come rendere la tua organizzazione più sostenibile?

 

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