MEDIAZIONE FAMILIARE

“Lo scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria, ma il miglioramento.”

[Joseph Jouber]

MEDIATORE FAMILIARE: QUANDO SERVE

Quando ci sono  delicate questioni familiari da risolvere, puoi rivolgerti a un mediatore familiare.

Il Mediatore familiare incoraggia e facilita la risoluzione di una disputa tra due o più persone, nell’ambito di un processo informale, in modo imparziale.

L’obiettivo cui è di aiutare le parti in lite a raggiungere un accordo, rispondente ai bisogni e agli interessi delle parti e di tutte le persone coinvolte nell’accordo.

L’accordo raggiunto sarà volontario, mutualmente accettabile e durevole.

MEDIATORE FAMILIARE: CHI E’

Il mediatore familiare è professionista qualificato, con una formazione specifica in materia di sociologia, psicologia, giurisprudenza e tecniche di mediazione e negoziazione dei conflitti, che opera nell’ambito delle prerogative di cui alla Legge 4/2013.

E’ un esperto nella gestione dei conflitti della famiglia, nei confronti della quale è una persona esterna ed equidistante.

Il mediatore familiare lavora in quei contesti in cui la comunicazione  risulta faticosa o si è interrotta e cerca di ricreare un ambiente fertile per il dialogo.

MEDIATORE FAMILIARE: COSA FA

Il mediatore familiare può essere di supporto e facilitare l’incontro e la comunicazione tra le parti .

Il mediatore familiare può accompagnare le persone anche nella gestione del conflitto non espressamente legato alla crisi separativa della coppia (c.d. “mediazione familiare”), bensì ad altri rapporti familiari, quali genitori-figli, fratelli e sorelle adulti, anche per il sostentamento, la cura e la gestione degli anziani, oppure ancora occuparsi dell’aiuto alla organizzazione delle relazioni nelle c.d. “famiglie allargate” (c.d. “mediazione in famiglia”).

Nelle coppie con figli spicca, tra i compiti del mediatore familiare, quello di assicurare la bigenitorialità  cioè di salvaguardare i diritti dei figli coinvolti nella crisi coniugale, specialmente se minori, aiutando i genitori a condividere consapevolmente le fatiche e le gioie della responsabilità genitoriale.

MEDIAZIONE FAMILIARE: COME SI SVOLGE

Il Mediatore familiare offre alle parti un “primo incontro informativo gratuito”.

In questa prima fase il mediatore:

  • illustra alle parti il metodo ed i contenuti del percorso di mediazione;
  • valuta con le parti la “mediabilità” delle questioni sottoposte;
  • raccoglie il consenso scritto della parti alla prosecuzione del percorso, individuando con loro i temi da indagare e risolvere.

Seguirà poi la seconda fase, c.d. di “pre-mediazione” (da uno a quattro incontri):

  • si procede col fare un  bilancio personale, coniugale e genitoriale degli anni vissuti insieme;
  • si verifica insieme se la scelta della separazione appare o meno definitiva o, in generale, se le parti vogliono sperimentarsi nella ricerca di soluzioni condivise.

In quest’ultima ipotesi, si procederà con la terza fase (da uno a otto incontri), ovvero la “mediazione” in senso stretto intesa:

  • si tenterà di prefigurare positive prospettive di futuro per tutti i membri della famiglia, superando le rigidità presenti, in un progressivo crescendo di riacquistata fiducia tra le parti.

Al termine del percorso si procede con la  quarta ed ultima fase:

  • il mediatore stende le intese raggiunte in un “accordo di mediazione” che consegna alle parti, le quali sono libere di seguirne le indicazioni per riorganizzare in modo responsabile la propria vita (e quella eventualmente dei figli) oppure di formalizzarlo in sede legale.